Il marchio Warli nasce dall’incontro casuale tra una cooperativa di artigiani del nord dell’India, produttori di tappeti tradizionali di grande qualità, e la curiosità dei designer occidentali. Warli lavora su disegni e materiali diversi, studiando il modo migliore per tradurli in superfici tattili e cromatiche. L’obbiettivo principale è quello di elaborare i segni razionali del design occidentale e rivisitare quelli etnici e poveri.
Ciò che contraddistingue questa azienda è la continua ricerca della contemporaneità dei manufatti, rispettando la loro storia e le culture dei vari luoghi di produzione. Inoltre, questo marchio è espressione di una nuova visione dell’abitare, di un’estetica del quotidiano e della qualità che si vorrebbe ritrovare nelle cose che ci circondano. Warli produce i propri tappeti contemporanei in aree del mondo dove storicamente questi manufatti hanno una tradizione di lavorazione a mano.
Il produttore di tappeti è coinvolto eticamente nelle questioni riguardanti le condizioni di lavoro e di vita delle persone che realizzano i tappeti, i quali rientrano nel programma socialmente responsabile “Kaleen”, che certifica la produzione di tappeti senza l’impiego di lavoro infantile illegale. Dal 2010 l’azienda Warli aderisce anche a Care&Fair”, organizzazione che nasce con l’obbiettivo di combattere il lavoro infantile in Paesi come India, Pakistan e Nepal. L’azienda contribuisce donando una percentuale del proprio fatturato a progetti sanitari ed educativi, i cui standard sono generalmente superiori a quelli delle istituzioni pubbliche.
Dal 1997 al 2002 Warli viene distribuita in esclusiva nel catalogo “casa” dell’azienda Moroso. In parallelo è nata la sezione “contract” per la fornitura di tappeti esclusivi e su misura clienti in tutto il mondo, fra cui anche i negozi del gruppo Max Mara.
Inoltre, l’azienda partecipa a diversi progetti, come “Un design per le imprese”, che favorisce l’incontro tra il mondo imprenditoriale e giovani designer e a cui partecipano e contribuiscono alcune delle più importanti Scuole di Design di Milano e Como, ma anche la Camera di Commercio e la Provincia di Milano, con il coordinamento di Materia ConneXion.
Altro progetto di Warli è la mostra, inaugurata il 20 novembre 2012, in collaborazione con il progetto “Cantuccio Urbano” di Sara Ricciardi, della NABA, il quale, con la direzione artistica di Paolo Zani, fondatore di Warli, continua il proprio percorso di sviluppo di progetti e idee innovative, anche nell’ambito didattico e di ricerca.
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